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In ascolto dei profeti e dei sapienti. Introduzione all'Antico Testamento PDF

pages400 Pages
release year2010
file size9.958 MB
languageItalian

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Gianni Cappelletto Marcello Milani In ascolto dei profeti e dei sapienti GIANNI CAPPELLETTO MARCELLO MILANI IN ASCOLTO DEI PROFETI E DEI SAPIENTI Introduzione all’Antico Testamento - II Mg EDIZIONI ( A l MESSAGGERO J r ~ f PADOVA 4a edizione riveduta e ampliata 2010 ISBN 978-88-250-2545-3 Copyright © 2010 by P.P.F.M.C. MESSAGGERO DI SANT’ANTONIO - EDITRICE Basilica del Santo - Via Orto Botanico, 11 - 35123 Padova www. edizionimessaggero, it PREMESSA In continuità con il precedente lavoro , si vuole qui introdurre alle altre due parti dell’Antico Testamento seguendo la suddivi­ sione delle bibbie ebraiche: i Nebiim (profeti) e i Ketubim (scrit­ ti). Tra i primi si prenderanno in considerazione alcuni di quelli che la tradizione ebraica chiama «posteriori» e quella cristiana semplicemente «profeti», mentre tra i secondi saranno commen­ tati in particolare quei libri che in ambito cattolico sono denomi­ nati «sapienziali» e che comprendono anche alcuni deuteroca- nonici. Si è consapevoli che il tralasciare alcuni dei Nebiim e dei Ke­ tubim privi il messaggio biblico veterotestamentario del senso della sua completezza. Motivi editoriali e di contenuto ci hanno indotti a operare una scelta anche per privilegiare la lettura esege­ tica di alcuni testi e aiutare così il lettore-studente all’apprendi­ mento di un metodo di analisi. Si è convinti che i libri biblici si comprendono non perché qualcuno ce ne fa una sintesi, ma per­ ché si ha la pazienza di leggerli con cura e attenzione utilizzando una metodologia per quanto possibile appropriata. Trattandosi poi - per il credente sia ebreo che cristiano - di testi sacri ritenuti vera ed efficace «parola di Dio», l’ascolto di­ retto e personale dei profeti e dei sapienti si fa ancor più urgen­ te: per poter camminare sulle vie indicate da Dio - esperienza che il testo biblico indica come torah - è necessario, infatti, farsi con­ tinuamente attenti alle modalità con cui il Signore stesso si fa pre­ sente negli avvenimenti storici in cui si vive (Nebiim) e nelle scelte della vita quotidiana (Ketubim). In questo, i profeti e i sa­ pienti biblici possono essere non solo dei modelli significativi, ma anche degli autentici maestri, educatori che prendono per mano il loro lettore-ascoltatore per aiutarlo a crescere e a matura­ 1 G. Cappelletto, In cammino con Israele. Introduzione all'Antico Testa­ mento, voi. I, Messaggero, Padova 20096. 5 re nella fede. Si tratta infatti non semplicemente di sapere chi so­ no i profeti e i sapienti e cosa hanno detto, quanto piuttosto di la­ sciarsi coinvolgere nel loro cammino di credenti. Si cresce nella fede, infatti, nella misura in cui ci si mette alla scuola di persone che hanno saputo viverla in modo maturo e adulto, non per ripe­ tere quanto loro hanno fatto e detto, quanto per poterlo interioriz­ zare rendendolo motivo e ragione delle proprie scelte. Si comprende, così, l’invito del profeta: «Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indi­ chi le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri» (Is 2,3). Gli fa eco quello del sapiente: «Ascolta volentieri ogni discorso su Dio e le massime sagge non ti sfuggano. Se vedi una persona saggia, va’ di buon mattino da lei, il tuo piede logori i gradini del­ la sua porta. Rifletti sui precetti del Signore, medita sempre sui suoi comandamenti; egli renderà saldo il tuo cuore, e la sapienza che desideri ti sarà data» (Sir 6,35-37). Queste convinzioni - nel presentare al lettore-studente il frut­ to del nostro lavoro - ci rendono consapevoli che lasciarsi educa­ re dai profeti e dai sapienti richiede un continuo rimotivare l’at­ teggiamento di autentico ascolto della parola di Dio. Infine, sia­ mo convinti che il riproporre la loro esperienza di fede a due voci, se può essere segno della ricchezza con cui ci si può accostare ai testi biblici, può anche, in qualche passaggio, creare dissonanze o stonature. Ce ne scusiamo con quanti avranno la bontà di seguirci nel cammino che proponiamo. G. C appelletto - M . M ilani 6 PRIMA PARTE I PROFETI G ianni Cappelletto u. AMMON Am.N*bo AMALECITI _ NEGHEB ^EDO/M La terra di Canaan dell’Antico Testamento. 8 Per profeti, in ambito cattolico, si intendono sia i quattro libri che le Scritture ebraiche denominano «profeti posteriori»1, cioè Isaia, Geremia, Ezechiele e gli altri dodici riuniti in un unico vo­ lume (Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Aba- cuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia), sia i libri di Daniele, Lamentazioni e Baruc collocati dagli ebrei e dai protestanti tra gli Scritti (Ketubim). Citati spesso dal Nuovo Testamento (NT) assieme alla Torah (Mt 5,17; 22,40; Le 16,31; ecc.), i profeti occupano un posto di rilievo nella primitiva predicazione cristiana, convinta che «tut­ ti i profeti, a cominciare da Samuele e da quanti parlarono in se­ guito, annunziarono anch’essi questi giorni» (At 3,24), cioè quelli della morte e risurrezione di Gesù di Nazaret «profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo» (Le 24,19). Ritenuti poi dai cristiani coloro che «liberano il messaggio della Provvidenza da tutte le inutili impalcature e formulano la ve­ ra missione d’Israele» (A. Làpple) e che «delimitano e guidano l’ascensione sicura e certa della vera religione verso l’ideale cri­ stiano» (A. Robert-A. Feuillet), i profeti non godono di uguale prestigio presso gli ebrei che considerano la Torah (Pentateuco) la «parola di Jhwh» per eccellenza. Ne può far fede il fatto che nel­ la lettura sinagogale i libri profetici vengono letti nella forma di pericopi aggiunte (haftaroth) alle sezioni della Torah {parashoth). Nel presente lavoro - in cui si seguirà la metodologia espo­ sta nel precedente2 - dopo un’introduzione generale al profeti­ smo biblico, ci si metterà all’ascolto di alcuni profeti cercando di porre in risalto il loro messaggio, collocandolo il più possibile nel momento storico in cui è stato annunciato, per coglierne tutte le provocazioni e fame una lettura esistenziale perché il credente di oggi possa a sua volta diventare testimone di quanto ha ascol­ tato e accolto. Nella parte finale si darà uno sguardo anche all’a­ pocalittica. 1 Per una sintetica presentazione di quelli che gli ebrei considerano «Nebiim anteriori» e che i cattolici collocano tra i «Libri storici», si veda G. Cappelletto, o.c., pp. 311-365; T. Ròmer, Dal Deuteronomio ai Libri dei Re. Introduzione storica, letteraria e sociologica, Claudiana, Torino 2007. 2 Ivi, pp. 39-42. 9 Bibliografia generale * Alla base di ogni comprensione del testo biblico c’è sempre la lettu­ ra personale che può esser fatta in una delle seguenti edizioni della Bibbia in lingua italiana, di cui sono utili pure le introduzioni e le note: Bibbia Tob, Ldc, Leumann (TO) 2009: versione italiana della Cei e note della «Traduction oecuménique de la Bible»; sarà citata: Tob. La Bibbia di Gerusalemme, Edb, Bologna 2009: versione uffiiale della Cei («editio princeps» 2008) con note e commenti di «La Bible de Jérusalem» adattati al testo italiano; sarà citata: Bg. La Bibbia, Piemme, Casale Monferrato (AL) 1995 (citata: Piemme): versione Cei (1971) e commento da parte di biblisti italiani. La Bibbia. Nuovissima versione dai testi originali, voi. I, Paoline, Cini- sello Balsamo (MI) 1991 (citata: Nvb); versione e commento propri. Parola del Signore. La Bibbia in lingua corrente, Ldc-Abu, Leumann (TO) 20012 (citata: Tilc): traduzione interconfessionale secondo le «equivalenze dinamiche», con attenzine ai lettori d’oggi. La Bibbia. Via, Verità e Vita, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2009, con versione Cei 2008. La Bibbia Ancora. La Bibbia Giovane, Ancora, Milano 2009, con ver­ sione Cei 2008. * Per l’introduzione a ogni singolo libro biblico, l’approfondimento di tematiche teologiche e la conoscenza di dati storici possono essere utilizzati i vari dizionari, tra i quali si segnalano i seguenti: Dizionario enciclopedico della Bibbia, Boria-Città Nuova, Roma 1995; Hkriban J., Dizionario terminologico-concettuale di scienze bibliche e ausiliarie, Las, Roma 2005. Léon-Dufour X. (a cura), Dizionario di teologia biblica, Marietti, Ge­ nova 2001lé. Monloubou L. - Du Buit F.M. (a cura), Dizionario biblico storico-cri­ tico, Boria, Roma 1987. Rossano P. - Ravasi G. - Girlanda A. (a cura), Nuovo dizionario di teo­ logia biblica, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 20017 (citato: Ndtb); Ryken L. - Wilhoit J.C. - Longman T., Le immagini bibliche. Simboli, figure retoriche e temi letterari della Bibbia, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2006. 10

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